La attendevo da molto tempo, le facevo il filo dall’allestimento di Firenze. La mostra multimedale super pubblicizzata “Van Gogh Alive Experience” visibile a Bologna fino al 30 di luglio presso la ex-Chiesa San Mattia in via Sant’Isaia. Una serie di proiettori che riproducono su grandi pannelli e sulle pareti immagini dei quadri del celebre pittore olandese in un’atmosfera avvolta dalla musica classica.
In realtà l’esposizione si compone di una riproduzione della camera dell’autore in un breve preambolo di cartelloni con la spiegazione di alcune opere prima di accedere all’unica sala multimediale.
Tutto qui.
Nella sala multimediale, ricavata dalla navata centrale della chiesa sconsacrata, vengono proiettate immagini che riguardano la vita e le opere dell’autore dal suo esordio fino alla fine. Il filmato è uno solo proiettato a loop. L’accesso alla sala avviene senza che un operatore indichi quando la proiezione ha inizio, può quindi accadere che si entri a filmato iniziato e -come è successo a me – si parta vedendo la fine per concludere con l’inizio.
Indicata come adatta ai bambini, senza limiti d’età, non l’ho invece trovata affatto adeguata ai più piccoli. Dopo un po’ si annoiano a restare seduti a osservare immagini di cui non comprendono il significato. Quindi cominciano a giocare e a ballare sulle note della musica classica qua e là per la sala. Cosa anche simpatica, se non fosse che quella è l’unica sala e i bambini che ballano diventano elemento di disturbo per gli adulti presenti che vorrebbero “immergersi” nelle proiezioni e nella lettura della drammaticità della vita di Van Gogh.
Una mostra senza alcuna opera dell’autore punta tutto sulla ricchezza multimediale e sul piano interattivo. Buona l’idea ma non adeguatamente sviluppata: un autore così complesso l’ho trovato semplificato, a tratti quasi scarnificato. La location di un unica navata centrale, forse non adatta a conformarsi a un’esperienza che andava sviluppata in spazi diversificati. Le immagini riprodotte sulle pareti decorate della chiesa risultano confuse e dispersive e quelle sul pavimento poco apprezzabili, lontane dall’alta definizione pubblicizzata nel sito.
Mostra molto scenografica con questi enormi pannelli, musica toccante e coinvolgente ma mal strutturata negli spazi espositivi.
Bella la riproduzione della camera, bella l’idea, belle le frasi dell’autore ma nel complesso, a mio parere, l’esperienza Van Gogh Alive non vale il prezzo del biglietto (14 euro).
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