Si è appena conclusa a Bologna la festa delle Matricole 2017. Una tradizione dalle origini antichissime. Inizialmente si svolgeva a Febbraio, durante gli ultimi tre giorni di carnevale. In questo arco di tempo il centro cittadino era letteralmente in mano ai Goliardi che non mancavano di coinvolgere in ogni tipo di scherzo i passanti che capitavano a tiro. Se avete voglia di fare un tuffo nel passato consiglio la visione di questo prezioso filmato in cui potrete ammirare immagini uniche. Festa delle Matricole, Bologna 1967
Nel tempo si consolidò la tradizione di offrire alla città che li ospitava spettacoli e intrattenimenti basati sull’antagonismo fra le diverse facoltà universitarie o fra gruppi di studenti provenienti da aree geografiche differenti. In questo contesto nascono e si strutturano le diverse Balle, giunte fino a noi ognuna con le proprie caratteristiche uniche e inconfondibili: Excelsa Neptuni Balla, Convento de li Frati Gaudenti, Balla del Vascello, Impero delle Terre del Nord, Venerabile ordine della Melangola, Congiura dè Pazzi, Balla dell’Oca, Goliardica Balla di Montecristo, Balla Bolognese. Sopra a tutti c’è il Sacer Venerabilis Que Fictonis Ordo, l’ordine sovrano del Fittone che gestisce magistralmente la regia del complesso gioco goliardico di Bologna.
Ma torniamo alla Festa delle Matricole. Si apre ufficialmente con la consegna delle chiavi della città da parte dell’amministrazione comunale. Una cerimonia molto significativa perchè simbolicamente gli si affida il centro cittadino che diventa teatro perfetto per parate, musica, giochi e colori. Quest’anno oltre alla tradizionale sfilata per le vie del centro storico si sono organizzati anche tornei di beer pong e il Rockin’Bo Student Festival.
Ma non è finita qui, come da tradizione l’immancabile corsa dei carioli che si sfidano in una gara di velocità per la discesa del colle del Rizzoli. Anche quest’anno fantasia e stravaganza hanno permesso ai Goliardi di gareggiare con mezzi coloratissimi e bizzarri. A seguire il grande ritrovo ai Giardini Margherita.
- Discesa coi carioli, foto Graziano Cornia
Continuità goliardica generazionale
C’è stato anche spazio per le matricole del passato: un progetto che voleva avvicinare o meglio ri-avvicinare gli studenti dello scorso secolo appartenuti alle Balle goliardiche a quelle attuali. E’ proprio nell’ambito di questo progetto che ho conosciuto Nicoletta Piccininno, una Signora deliziosa, iscritta alla Facoltà di Lettere e Filosofia nell’anno accademico 1969/70. Potete leggere qui la sua storia
All’epoca faceva parte della Balla dell’Oca, dunque ho avuto l’onore di presentarle alcuni dei componenti attuali. Un emozionante scambio fra le antiche tradizioni e le nuove. Fra i racconti quasi leggendari di Nicoletta e le novità attuali. Per l’occasione ha sfoderato la sua vecchia feluca bianca, il suo papiro e i suoi codicilli, tutto gelosamente conservato fino ad oggi.
- La Signora Nicoletta e la Balla dell’Oca
Commendatore Honoris Causa dell’Ordine del Fittone
Ultimo ma non per importanza, il racconto di un episodio che ricorderò per sempre con grande emozione. Sicuramente inatteso e inaspettato, durante la cena di gala in apertura della Festa delle Matricole, il Gran Maestro mi ha insignito del titolo di Commendatore Honoris Causa.
Un’emozione grandissima per un riconoscimento che mi onora, mi lusinga e mi avvicina ancora di più al mondo affascinante e quasi leggendario della Goliardia.
Un mondo fatto di regole, gerarchie, canti, colori e feluche. Ritrovi, mantelli, stemmi, motti e insegne. Un mondo fatto di storia: quella del passato da cui proviene e quella attuale, tutta ancora da raccontare.
(…Raccontata con un mantello viene meglio, Qui habet aures audiendi, audiat)

Con il Gran Maestro
Dalla vostra giornalista del Fittone per oggi è tutto, alla prossima!
Elisa Barbari | Bologna | © Copyright – Tutti i diritti riservati, vietata la riproduzione.
Benvenuta tra i Cummenda!
Grazie!