La parola Solstizio deriva dal latino sol, Sole, e –sistere, fermarsi – e sta a indicare  il momento in cui il Sole raggiunge, nel suo cammino apparente lungo l’eclittica, il punto di declinazione massima.¹

Da sempre l’uomo si è interessato ai moti del cielo, al movimento degli astri e al susseguirsi delle stagioni. Col naso puntato insù, osservando attentamente per tradurne in qualche modo lo spettacolo. E’ accaduto a Stonehenge, luogo in cui nel solstizio d’estate un raggio di luce attraversa la struttura (le due pietre verticali sormontate da un’architrave centrale:trilite) per cadere sull’altare  al centro del sito archeologico.

stonehenge

Il gioco di luce del Solstizio Estivo come appariva anticamente, quando il sito archeologico era ancora intatto

Anche Bologna ha la sua scenografica traduzione terreste del Solstizio d’Estate.  Qui siamo in san Petronio: la luce del sole attraversa il foro centrando perfettamente, alle 12 ora solare locale, la piastra sul pavimento da cui ha inizio la Meridiana di Gian Domenico Cassini. Realizzata nel 1655, misura 66,811 metri che equivalgono alla 600 millesima parte del Meridiano Terrestre


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Fonti e approfondimenti

¹ Foto Stonehenge Focus

Foto Solstizio San Petronio Elisabetta Bignami

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