Parco di Villa Ghigi
Poco fuori Porta San Mamolo si giunge al Parco di Villa Ghigi, uno dei polmoni verdi della città. Circa 28 ettari di verde si dispiegano in saliscendi più o meno ripidi. Aria fresca, primule, violette e alberi in fiore in una giornata soleggiata rendono il parco davvero fantastico. Il panorama è di quelli da non perdere. Fra i verdi pendii collinari si scorge all’orizzonte Bologna come appoggiata là, sullo sfondo, incorniciata dal verde.

Parco di Villa Ghigi
Il parco è pulito e curato. Fra i campi si snodano le cavedagne costeggiate dagli alberi da frutto: mandorli, susini, kaki, meli, ciliegi e fichi. Non passa inosservato l’enorme Cedro dell’Himalaya posto di fronte alla Villa e piantato dallo stesso padre di Alessandro Ghigi verso la fine dell’Ottocento. Disseminate qua e là si trovano panchine e tavoli. Molte le persone che passeggiano, corrono, portano a spasso i cani e non solo. Ho incontrato persino chi ha portato il proprio gatto in gita “fuori porta” a Villa Ghigi.
La storia
L’area ha insediamenti antichi, proprietà privata fino a circa la metà degli anni ’70 appartenne a famiglie nobili e facoltose come Malvezzi, Cavalca e Dozza. L’ultimo proprietario fu Alessandro Ghigi, rettore dell’Università di Bologna per 13 anni dal 1930, fu anche deputato e senatore. Alessandro abitò per tutta la sua vita nell’edificio ancora oggi visibile anche se disastrato e in attesa di restauro.
Collocò voliere per piccioni e fagiani in tutto il perimetro perchè era un grande appassionato zoologo, naturalista e ambientalista. Predispose piantagioni per gli uccelli di passaggio e curò il parco fino alla fine dei suoi giorni.
Qualche anno prima della sua morte decise di donare una parte dell’area al Comune di Bologna, un gesto nobile e generoso. La parte restante, ereditata dalla moglie e dai nipoti, fu acquistata dal Comune che finalmente nel 1975 aprì il parco al pubblico.
Il Parco è gestito dalla Fondazione Villa Ghigi, istituita nel 2001 e in precedenza dall’Associazione Centro Villa Ghigi. Oggi la Fondazione cura un’ampia offerta didattica, laboratori, educazione all’aperto e centri estivi. Inoltre, vanta il primo corso di ortoterapia a Bologna
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