Dove nasce la ricetta delle pesche dolci? Facendo una ricerca ho scoperto molte regioni vantare la paternità della tradizione dolciaria. Questa prelibatezza è infatti entrata a far parte dei prodotti da forno emiliano-romagnoli, umbri, toscani, marchigiani, abruzzesi e più o meno anche nel resto della penisola.
Temo non si possa venire a capo del luogo preciso che per primo sfornò la ricetta inedita, però l’ipotesi più plausibile è che sia nata nelle aree dei rilievi appenninici tosco-emiliani per poi diffondersi scendendo a valle dai vari versanti.
Le prime testimonianze storiche di questo dolce risalgono al 1800 e la colorazione è data dal liquore Alchermes.
La bravissima Miriam Alfano ci regala la sua ricetta e le immagini del prodotto finito. Lasciamoci avvolgere dai colori e dai profumi e concediamoci una dolce parentesi.
Ricetta
Ingredienti
350 gr di farina 0 (Caputo oro)
40 gr di zucchero
10 gr di lievito di birra (oppure 90 gr di lievito madre)
un pizzico di sale
3 uova
70 gr di latte
80 gr di burro
1 cucchiaino di miele
Scorza di limone
Procedimento
Sciogliere il lievito madre o di birra nel latte appena tiepido, aggiungere le uova, la farina, lo zucchero, gli aromi e il sale. Impastare portato quasi ad incordatura, infine aggiungere il burro e incordare bene l’impasto.
Riporre in una ciotola per la lievitazione. Procedere con la pezzatura formando palline di 20/25 gr ciascuna. Adagiare nella teglia rivestita di carta forno (solo nel caso in cui si sia usato il lievito madre: fare lievitare nel forno con lucina accesa fino a quasi raddoppio)
Cuocere a 170° in forno preriscaldato per circa 10 minuti.
Una volta fredde scavate leggermente la base e bagnatele.
- Se volete seguire la ricetta tradizionale fate uno sciroppo con zucchero, acqua e alchermes.
- Invece la ricetta di Miriam prevede di imbibire nel succo di macerazione delle fragole, preparato con zucchero limone.
Una volta inzuppate le rotolate nello zucchero.
- La ricetta tradizionale prevede la farcitura con crema pasticcera riempiendo le due cavità create in precedenza.
- Qui la variante è la crema al limoncello.
Infine divertitevi decorando con piccioli di pera e foglioline di menta
Elisa Barbari | Bologna | © Copyright – Tutti i diritti riservati, vietata la riproduzione.
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