La Chiesa Blu è un edificio abbandonato dotato di un piccolo luogo di culto. I giochi di luce creati dalle vetrate e dai soffitti blu e azzurri conferiscono quella caratteristica tonalità che l’ha resa famosa nel mondo urbex.  Ma scopriamo di più sulla storia del sito in decadenza attraverso il racconto e le foto di Urbexery Art, gruppo fotogafico di Bologna dedicato all’esplorazione urbana.
La Chiesa Blu Elisa Barbari Blog -Urbex
“L’edificio, in esercizio dal 1932 come scuola media paritaria cessò la sua funzione nel 1984 dopo esser stato Seminario Minore. Ma la memoria del luogo è rimasta viva nel cuore di chi lo ha vissuto. Dal 2008 ogni anno gli ex alunni si ritrovano dinnanzi alla struttura per ricordare l’esperienza scolastica e sensibilizzare il recupero dello stabile.
La struttura apparentemente solida presenta grosse crepe murarie. Il tempo e l’incuria riservano al complesso un destino di macerie a meno che non si decida di intervenire con un’opera di recupero. Sono stati formulati vari progetti, alcuni sostenuti da un comitato costutuito da abitanti del luogo. Tra raccolte di firme e proposte di autofinaniamento si sono offerti di gestire la struttura, creando un centro di riposo per anziani. Tuttavia i costi gravosi, le problematiche legali e i problemi di accessibilità hanno reso inattuabile qualsiasi tentativo di recupero.
Senza temere di essere smentiti possiamo affermare che la chiesa blu è il soggetto urbex di tutti i tempi. La sua notorietà ha fatto si che molti di quelli che non l’hanno esplorata, siano convinti sia una struttura a sé e non un elemento secondario di una struttura scolastica.
Fortunatamente nonostante il passare degli anni la chiesa blu è riuscita a mantenere un buon livello di conservazione, ci auguriamo rimanga tale in attesa di un intervento di recupero.”
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<Le indicazioni sul luogo sono state omesse di proposito per non dare informazioni utili alla sua identificazione. Questo a tutela del luogo stesso che sarebbe altrimenti soggetto a vandalismi e furti. Che sia dietro casa o a qualche centinaio di chilometro di distanza non cambia nulla ai fini della storia. A volte non serve sapere più di quello che ci è dato vedere>
Info e approfondimenti
Articolo con lintervista a Urbexery Art
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