Una perla del nostro glorioso passato incastonata fra le pareti del loggiato di Casa Carracci.

Casa Berò è conosciuta anche come casa dei Carracci perchè si presume sia stata dimora dei famosi pittori Annibale, Agostino e Ludovico, esponenti della scuola pittorica bolognese. Ci troviamo a Bologna, precisamente in via Rolandino angolo via Poeti. Un edificio di modeste dimensioni, esempio di architettura rinascimentale del XVI secolo, sfoggia archetti pensili e bifore riccamente ornate da fregi in terracotta.

L’edificio “è quanto di più geniale ci abbia lasciato il Rinascimento in fatto di costruzioni civili di questo genere: è una casa signorile di un ricco borghese amante dell’arte, non un palazzo, per le proporzioni ridotte delle linee e per la finezza delle decorazioni destinate ad essere viste da vicino”¹.

E infatti l’interno riserva delle sorprese incredibili: i decori del soffitto del loggiato e dell’ingresso adiacente al cortile, lo scalone che porta al primo piano decorato a cassettoni e una scritta molto particolare che ha attirato la mia attenzione.

La scritta inneggiante Carlo V

Sulla parete in alto a sinistra del loggiato si legge W BRUXELLES CAROLO. La scritta è sovrastata da un’aquila bicipite, il rapace a due teste orientate sui lati opposti, uno a destra e uno a sinistra, in araldica simboleggia l’egemonia su due imperi. Il primo a raffigurarla nel proprio stemma imperiale fu Costantino I,  successivamente ripresa da Carlo V (nato a Grand, vicino a Bruxelles).


Carlo V d’Asburgo è stato una delle più importanti figure della storia dell’Europa, padrone di un impero talmente vasto ed esteso, su due continenti, che gli viene tradizionalmente attribuita l’affermazione secondo cui sul suo regno non tramontasse mai il sole²

Per quale motivo una scritta inneggiante Carlo V si trova all’interno di un palazzo bolognese?

Dovete sapere che Bologna ospitò un evento di portata internazionale: l’incoronazione -appunto- di Carlo V. Correva l’anno 1530, precisamente il 24 febbraio, compleanno dell’imperatore. In occasione della cerimonia fu costruito un palco sopraelevato che collegava il Palazzo Comunale a San Petronio. Infatti nel 1530 la corona ferrea fu posta a Palazzo Comunale mentre la cerimonia solenne in San Petronio presieduta da papa Clemente VII. Le strade di Bologna furono impreziosite di sculture, fontane, drappi e addobbi. La nostra città fu alla ribalta delle cronache internazionali dell’epoca per l’evento straordinario.

Ecco che la scritta di casa Carracci trova la sua spiegazione nella storia di Bologna e nel ripercorrerla vivamo i fasti di un glorioso passato.

Elisa Barbari | Bologna | © Copyright – Tutti i diritti riservati, vietata la riproduzione.

¹ Malaguzzi Valeri -1899

² Antonio Brancati, Trebi Pagliarani, 20. L’Impero di Carlo V, una formazione anacronistica, in Dialogo con la storia 1, Firenze, La Nuova Italia, p. 263.

Fonti e approfondimenti:

Casa Berò  

Biblioteca Salaborsa

Casa Berò detta dei Carracci

Edilia 2000