Avrei voluto scrivere la storia della Goliardia di Bologna. Perchè non l’ho fatto? Perchè quella che sembrava una stimolante ricerca storica si è trasformata in un’impresa titanica. E’ difficile parlare di Goliardia se non la si è mai vissuta attivamente. Ho intervistato Goliardi di ieri e di oggi, ho consultato archivi e reperito documentazione. Ma più ho tentato di approfondire l’argomento e più mi si è dipanato un mondo dalle infinite sfaccettature. Un fenomeno -quello della Goliardia- che va contestualizzato a seconda del periodo storico che si analizza. Ogni epoca ha infatti uno sfondo storico-sociale che ne modifica sensibilmente la cornice in cui si inserisce il gioco goliardico.

Una storia tante storie

Dunque c’è  “La Storia” fatta di date, nomi, numeri, Balle e cariche goliardiche; poi ci sono le sue innumerevoli diramazioni fatte di singole storie che passano dalle interpretazioni personali, ricordi, aneddoti, emozioni, regole, motti, sentimenti, insegne, scherzi, legami, papiri, feluche. Un grande calderone che contiene davvero di tutto. Come fare ordine in questo marasma? Forse semplicemente non si può -o meglio- non ho ancora gli strumenti per farlo. Paradossalmente però, quando osservo quello che è oggi la Goliardia, vedo una struttura ordinata nella sua gerarchia attraverso le intricate regole di gioco. Pur non comprendendo a pieno le dinamiche, ne respiro l’animo frizzante, ne avverto la maestosità e la prestigiosa essenza, matrice di storici passati. Non conosco tutte le persone che ne fanno parte ma so cosa rappresentano quando indossano la feluca. La dignità con cui portano alte le proprie insegne mostrando grande lealtà e rispetto verso le stesse. 

La Goliardia è parte di Bologna, della sua storia, della sua anima. E laddove la mia penna non arriva a spiegare, riusciranno le immagini:

Bologna 1935, festa delle matricole

Balla de li Goliardi Bolognesi (Biblioteca SalaBorsa)

 

Bologna 1946, festa delle matricole. La Congiura dei pazzi in via Rizzoli (Archivio storico unibo)

 

Festa delle matricole, 3 -4 -5 marzo 1946

Bologna1946. I fondatori della Balla dell’Oca alla festa delle matricole (Il Resto del Carlino)

Bologna 1946, carro della facoltà di chimica industriale con la bomba atomica (Archivio storico unibo)

 

Bologna 1947 Il Magnifico Rettore in occasione della cerimonia dell’Infelucamento delle matricole (Archivio storico unibo)

 

 

Bologna 1947. Il tram de La congiura dei Pazzi

 

Bologna giugno 1948 : carro con feluca gicante delle facoltà di ingegneria e architettura per la festa delle matricole.

 

Bologna 1948. Carro del Convento dei Frati Gaudenti per la festa delle matricole

 

Bologna1948. Carro con le due torri per la festa delle matricole

 

Sfilata con FIAT 509 del 1927 addobbata con vasi da notte e maschere antigas : Bologna : 6 maggio 1951

Bologna 1951. Sfilata con FIAT 509 del 1927 addobbata con vasi da notte e maschere antigas (Archivio unibo)

 

Bologna 1960 Carro della Balla Bolognese, festa delle matricole

Bologna 1966. Il cavallo di vittorio Emanuele trasformato in zebra per la festa delle matricole

Dalla giornalista del Fittone per oggi è tutto ma c’è ancora tanto, tantissimo da raccontare. Stay tuned!

 

Elisa Barbari | Bologna | © Copyright – Tutti i diritti riservati, vietata la riproduzione.