Unico film italiano in concorso all’ultimo Festival di Locarno, l’opera prima di Germano Maccioni ci proietta nel paesaggio piatto e desolato della “bassa” bolognese attanagliato dalla crisi, pieno di “macerie economiche, ideologiche e spirituali”.(1)

Una provincia industriale, sconfinata, alienante. Un tempo florida, ora profondamente segnata dalla crisi economica. Provincia di campi allargati e capannoni dismessi, è l’universo in cui gravitano Pietro e il suo amico Ivan, diciannovenni in conflitto con la famiglia, con la scuola, con tutto. Sullo sfondo una serie di furti nelle chiese, compiuti dall’inafferrabile “banda dei candelabri”, e l’incombere di un grande asteroide, monitorato dalla stazione astronomica della zona perché in procinto di passare molto vicino alla Terra. Talmente vicino che un amico un po’ strambo, fissato con questioni astronomiche e filosofiche, è sicuro che precipiterà sul pianeta, annientando l’umanità. (2)

Prodotto dalla bolognese Articolture, Ocean Productions, con il contributo del MiBACTcon il supporto di Emilia-Romagna Film Commission è senz’altro un film nostrano. Girato principalmente nei territori di Medicina, Ozzano e San Lazzaro, ha visto due grandi fan partecipare all’anteprima del Festival di Locarno. Il sindaco del Comune di Ozzano Luca Lelli e il sindaco di San Lazzaro Isabella Conti che hanno colto l’occasione lo scorso 11 agosto recandosi a Locarno insieme all’ineguagliabile entusiasmo che li contraddistingue.

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Luca Lelli sindaco di Ozzano e Isabella Conti sindaco di San Lazzaro al Locarno Festival per l’anteprima de “Gli Asteroidi”.

E così la Stazione Radioastronomica di Medicina, in provincia di Bologna, diventa un set cinematografico «Finito di girare, in attesa dell’alba si potrebbe riposare, ma ecco che il regista e il direttore della fotografia sono rapiti dalla bellezza della Luna che sorge alle spalle della grande Croce del Nord, e così le videocamere riprendono a funzionare mentre ci si addentra in chiacchiere astronomiche e riflessioni sull’origine del cosmo e della vita, mentre noi ricercatori cogliamo l’occasione per spiare un po’ come nasce un film e come si lavora in un mondo professionalmente così diverso». Così commenta Simona Righini, tecnologa all’Ira e responsabile logistica della stazione. (3)

Incuriositi? Nessun problema perchè da oggi 26 ottobre, possiamo gustarci il film, in programmazione presso la Cineteca di Bologna con tre spettacoli al giorno fino a quattro  nelle giornate di domenica 29, lunedì 30 e mercoledì 1 novembre.

Non ci resta che andarlo a vedere!

 

Fonti e approfondimenti:

CinetecaBologna 1

Filmitalia.org 2

Media.inaf.it 3

 

Elisa Barbari | Bologna | © Copyright – Tutti i diritti riservati, vietata la riproduzione.